sabato 29 settembre 2012

piove, piove, piove.
ma il meteo.it dice che c'è solo nuvoloso.
Chi avrà ragione? Sarà dura salire ai groppi rossi tra il fango e la pioggia, ma non ci sono alternative.
 non ci sono alternative?

venerdì 28 settembre 2012


Questa è la storia di una nascita.
La storia di una piccola vita.













C'era una volta,
nei boschi, sui nostri monti, un paesino molto povero,
In questo paese viveva un bambino, lui e suo fratello lavoravano presso due famiglie diverse, il suo papà lavorava lontano, la sorellina, che era piccola, restava a casa con la mamma.
La mamma, ecco cosa mancava davvero al bimbo, nelle lunghe giornate passate sui monti a far pascolare le bestie del padrone, lui sognava di poter balzare di ramo in ramo per andare dalla mamma.
Lei era tutto per lui, luce, calore,profumo di pane, carezze di fata, rimproveri attesi, abbracci rari e preziosi.
A lei portava, fiori di tanti colori ma sapeva che i suoi preferiti erano i garofanini selvatici, unici e colorati, come i momenti da condividere con lei. 
Inventava favole per non aver paura, e le stesse favole le raccontò poi ai suoi nipoti ed imparò mille lavori, conobbe tante persone, fu amato e amò.
Il tempo passò e quando fu uomo,e la mamma da anni non c'era più, prese una decisione, diventare farfalla.
Perché?
Le farfalle hanno ali bellissime e colorate, possono volare sugli alberi di fiore in fiore,e portare il loro profumo in cielo.
Così, lentamente iniziò a preparare la sua crisalide, delicata e fragile e dentro ad essa cresceva, silenziosa, la farfalla.
Così, mentre si compiva la metamorfosi, iniziò a salutare tutti, ma quel saluto era doloroso e faticoso, non solo per lui ma anche per chi gli stava accanto.
Così un giorno disse: 
"Fa male, molto male al cuore , volare via, ma so che non mi dimenticherete e io non mi dimenticherò di voi e del vostro amore e che sorriderete quando vedrete una farfalla, perchè penserete a me. E io vi saluterò con un battito delle mie nuove ali."
Lasciò le loro mani calde e volò via, oltre il velo, che separa la realtà dalle favole.
...le farfalle non muoiono mai, ogni farfalla che vediamo rinnova in noi il ricordo di quelle viste in precedenza, i loro colori, la loro leggerezza, il loro volo verso il cielo, portando il profumo dei fiori, per sempre.



mercoledì 26 settembre 2012

E' bastata una piccola parola.
Non ho capito che stavi salutando.
Per un' attimo ti ho sentita chiamare Ao;
Le lacrime non si fermavano più.

martedì 25 settembre 2012

 Non ha solo occhi che vedono,

ha occhi che fanno vedere.


Daniel Pennac, "Signor Malaussène"












lunedì 24 settembre 2012

Caspiterina che tuono!!!!
E' proprio arrivato l'autunno
 Vado a prendere la mia signorina a scuola.


 Ed eccomi qua, ora grazie a te mi sto ritrovando, tra vento e onde, tempeste e soli al tramonto.
Dietro i vetri di una finestra ho ricominciato a vedere il mondo, a vedere chi avevo accanto, a riconoscere e conoscere.
Grazie per l'opportunità che mi hai dato.
Mi sono fermata ed è stato dolce, forte e pieno di vita il tempo in quella stanza.
 Non avevo capito quanto eri importante per tutti noi,
 ci lasci il tesoro più grande, l'amore.
La calma e il silenzio, all'inizio erano opprimenti, ma per trasformarsi ci vuole molto tempo, i minuti sembravano ore, ma solo all'inizio perché poi i minuti sono preziosi, così come lo sono i gesti e le poche parole.


Mi piacerebbe che così non fosse, ma la saggezza viene con gli inverni.
O. Wilde

Ogni donna è una ribelle,

e di solito violentemente in rivolta contro se stessa 

O.Wilde

 

... ed è così che mi sono sentita per molto tempo
sempre contro me stessa.
La mia malattia mi ha fatto capire quanto poco mi amassi.
I miei disegni me lo hanno rivelato.
Sono disegni un po' scomodi ma sono i miei.
Sono io.








 E' INIZIATO L'AUTUNNO.
PIETRO HA COMPIUTO 48 ANNI.
FRANCESCO ANDRA' NELLA SEDE NUOVA DEL LICEO MUSICALE, ROCCO ANDRA' A DORMIRE NELLA SUA CASA A MILANO.
NUOVA VITA?
SENZA DI TE SEMBRA IMPOSSIBILE.
Il libro dei ricordi si arricchisce ogni istante di più.
Ci manchi.

venerdì 21 settembre 2012

L'articolo che ho pubblicato, parla di un uomo speciale, piccolo ma molto impegnativo, ha lasciato mille e più ricordi, ha segnato tante vite, ha riempito tanti cuori.
Era, è, mio fratello Nasario, ci ha lasciati con un sospiro  lunedì 17 settembre 2012 alle 21.14.
Io ero li e giuro , pensavo che non dovesse accadere, che fosse l'ennesimo abbaglio, che poi lui ritornasse e invece...non tornerà.
Certo i ricordi un po' attenueranno il dolore della perdita, ma la fisicità di Ao mi mancherà.
Nei prossimi giorni pubblicherò una favola che avevo scritto per Aurora, non è servita perchè non sarei mai riuscita a leggerla, ma le ho spiegato come potevo cos'è la morte e cos'è la rinascita.
Ho utilizzato una metafora, il bruco e la farfalla 


mercoledì 19 settembre 2012

e così devo dirti addio.
Non riesco a crederlo, non voglio crederlo ma è così.
Io non sarò mai pronta.
Ciao

domenica 16 settembre 2012

Non ho alcun dubbio, ho la più bella famiglia del mondo.
Il modo in cui stiamo affrontando questi ultimi giorni e come abbiamo affrontato i precedenti mi rende fiera di noi.
Quando parlo di noi intendo Pietro, I miei bambini,  Anna, Rocco e Alice e io.
Non posso pensarmi senza anche solo uno di loro.
Il pezzo da novanta sta per raggiungere la grande quercia, sotto la quale dissetarsi, con una birra fresca, in compagnia del suo migliore amico.
Ma intanto noi non lo lasciamo mai solo.
Anna e Rocco sono fantastici, sempre presenti, sempre accoglienti.
Alice, catapultata in questo dolore, sorregge e protegge Rocco ed è veramente tenera e dolce con mia sorella Anna.
Pietro il mio orso, è il papà premuroso di sempre, la mia ancora e il mio rifugio, le sue lacrime sono preziose come diamanti.
I miei ragazzi...sono coraggiosi e portano il sole in questo momento cosìoscuro.


Domani inizia la scuola.
Aurora è in quinta e Francesco in prima liceo musicale.
Che giornatona!!!!

venerdì 14 settembre 2012

Sono trasportata alla deriva.
la corrente è lenta ma incessante.
Sto così, abbandonata sul fondo della barca.

Hospice Piccole figlie Parma
Settembre 2012

C'è un posto in cui il silenzio è un tesoro irrinunciabile,la discrezione e il sorriso sono strumenti di lavoro quotidiano,l'umanità e la compassione sono il vento che produce energia.

 Qui si da valore agli ultimi giorni, si respira quiete e vita, perché è vita ogni respiro, perché qui si dicono cose mai dette, spesso senza parole, qui si impara a non temere il silenzio, che diventa indispensabile quando tutto è così sottile, la voce, il respiro, la vita.
Sembra di stare in un bozzolo, al sicuro, protetti da mani esperte.
Un grazie a tutte le persone che prestano servizio in questa struttura, per noi un'isola di serenità.


Quanto dolore può sopportare un'uomo?
Non parlo solo del dolore fisico, ma di quello morale, spirituale, il dolore e l'umiliazione inflitto alla nostra dignità.
Perché il distacco è sempre faticoso?
A partire dalla pancia della mamma, per finire con la morte.
Non voglio lasciarti, non vuoi mollare.
Così si aspetta... ore a guardare i tuoi occhi, che lentamente hanno perso la loro vivacità, il tuo viso ha perso il suo piglio, il sorriso stanco, gli scatti d'ira, troppo stanco ma non arreso.
Guerriero, come gli eroi dei tuoi libri.
Ma nei libri non è così faticoso e umiliante morire, di solito è una morte gloriosa.
Nei libri.
Spicca il volo, noi apriremo le finestre della tua stanza e seguiremo il tuo volo.
Non ci lascerai mai.
Ogni farfalla ci parlerà di te.



giovedì 13 settembre 2012

un anno fa!
E adesso siamo in attesa.
Questo è Berceto,io amo la montagna, per la sua luce, il suo fresco respiro, e perchè qui ho vissuto momenti speciali e il mio cuore è qui.

Vivo i città, ma quando il vento mi accarezza non riesco a non pensare allle giornate ventose che hanno aggompagnato le mie estati, a volte anche solo per pochi giorni.

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