sabato 28 dicembre 2013

Anno nuovo, stessa vita

28/12/2013
Siamo al termine di questo anno.
Non è che una constatazione.
Non ho somme da tirare, non ne ho voglia.
Mi sento un po' giù.
Non mi va di uscire.
Non è un bel periodo.
Sono creativa come un sasso ed attiva come una pietra.
Sto ferma, e non osservo.
Sto zitta, ma poco.
Sono molto nervosa.
Sono assolutamente antipatica.
Odio il sole.
Non mi va di uscire.
Mi sono sempre opposta all'accensione della tv al mattino...muro di gomma....ed eccola li è accesa 23 ore su 24.
Mi sono sempre battuta per il dialogo...silenzio...indifferenza, eccole servite .
Mi sono sempre detta vivrò per vivere la vita in pieno...eccomi qui, muschio steso sul tronco avvizzito dell'anima.
Buon anno.

venerdì 13 dicembre 2013

 E nche queat'anno sono arrivati il natale el'inverno.Ora tollero a malapena entrambe.


lunedì 11 novembre 2013

ricordi

...ho questa vita e il mio destino, e ora cavalco l'appennino
e grido al buio più profondo la voglia che ho di stare al mondo:
in fondo è proprio un gran bel gioco a far l'amore tanto e non bere poco. 



 Arrivati, scarichiamo la macchina, c'è freddo ma in casa ancora di più,
Le vecchie mura di sasso trattengono il gelo, accendiamo la stufa, apriamo il lettone, il nostro primo lettone, e ci scaldiamo con baci ed abbracci forti e voraci.
riposiamo abbracciati, gli orologi non servono, finalmente siamo nel nostro sogno, e così abbracciati ci respiriamo e ci raccontiamo, parliamo di sogni, incubi, desideri, speranze, paure, infinite incertezze e poche sicurezze, un su tutte, NOI.

 Aggiungiamo altra legna, usciamo è l'imbrunire, i monti aspettano la notte e i colori dell'autunno vivono di emozioni.
Abbiamo le castagne, il vino bianco non manca, merenda calda ed accogliente seduti sul lettone a parlare e suonare io sono stonata ma canto con te, adesso in casa c'è un bel tepore,almeno in cucina che è proprio di fronte alla nostra stanza rosa.
 A volte fuori piove, ma a noi non importa.
Anzi usciamo con il grande ombrello verde e camminiamo lungo la strada che ci porterà in paese, la scusa è di andare a fare un po' di spesa ed incontrare qualche amico, in realtà ci piace camminare insieme.

 Scende la sera, dopo la cena, ci sediamo al tavolo della cucina, le gote rosse per il calore del fuoco ed il vino; i colori, i fogli, i modellini, sul tavolo i nostri piccoli piaceri, e ancora parole la televisione non è accesa ma la musica si.






Il crepitio del fuoco accompagna le nostre ore.

Noi il nostro black out ce lo creavamo, vivevamo con ritmi diversi dal consueto, già logore le nostre anime riuscivano a medicarsi in quei giorni sull'Appennino.



lunedì 21 ottobre 2013

Autunno? Sicuramente piove.

 Ho sempre amato l'autunno, i suoi colori, i primi freddi, i maglioni.
Quest'anno questo autunno ha portato dei frutti, mele cotogne e uva fragola con cui ho fatto la marmellata.
Uno spettacolo per gli occhi, il cuore e il naso.
Così adesso ho i colori dell'autunno nei vasi in cantina.

 La festa di haloween quest'anno passerà inosservata, i ragazzi sono cresciuti io invecchiata e la morte non è più un gioco.
A volte sembra l'unico panorama possibile, almeno per ciò che riguarda la mia anima.
Ho collaborato alla nascita dell'associazione Mind 4 Music, a sostegno del liceo in cui va mio figlio, sono vice presidente, sono anche rappresentante di classe alle medie, per mia figlia, faccio i  3 turni, tengo "in ordine" la casa, lavo, stiro cucino, seguo i colloqui con i professori, le telefonate con le altre famiglie, i compiti di Aurora, le piazzate delle colleghe, il mercatino dell'associazione di cui faccio parte con mia sorella a sostegno dell'hospice.
Ma non basta, io sono quella che non fa e non farà mai niente di buono, io sono quella dei sogni impossibili, gli altri ci riescono? Tu no.

le negatività mi uccidono sono molto vulnerabile.
per mia fortuna sulla mia strada ho incontrato un'amica, positiva e viva. quando sono con lei tutto gira come dovrebbe e i minuti volano via.

ma non vivo con lei e non sono così forte da tenere in me la sua forza.

Gli stivali non si allacciano più, sono ingrassata, via, li ho messi via, non cambierai? no ormai sono così, non ci riesco a combattere contro il cibo e non ho voglia di controllarmi anche li.

Quando mi ritrovo a dover consolare la mia bambina e a dire frasi come: Non possiamo farci nulla è così.
Dentro mi si spezza ogni volta qualcosa e so che non è vero qualcosa dobbiamo e possiamo fare, perché le cose si cambiano, ma ci vuole molta forza.
Ed ecco il punto, quali sono le mie priorità?
Saprò essere abbastanza forte?
Sono vittima degli altri o carnefice di me stessa?

L'autunno prepara la terra all'inverno.
Io dovrò preparare il mio cuore alla primavera.

mercoledì 9 ottobre 2013

La musica è cambiata

 E così il tempo mi ha tradita;
il mio viso non lo riconosco più.
Le foto non mi assomigliano.
Dov'è finita la ragazzina dal viso dolce e lo sguardo sognante?


In qualche scatto la ritrovo, ma è passato troppo tempo.
Molte gioie, qualche piccolo dolore e per fortuna, pochi grandissimi dolori.
Questi ultimi hanno tracciato solchi intorno al sorriso, piegato le labbra in una smorfia di infelicità che non era la mia, rughe impietose solcano la mia fronte, i miei occhi non brillano più.
Non riesco più a truccarmi.
Il trucco si insinua negli angoli degli occhi e forma rigacce nere e occhiaie profonde.
I capelli sono sempre rossi, ma spenti e non c'è piega che tenga.


Trucchi, maschere, finzioni, la vita è una continua recita, io però vorrei scendere dal palcoscenico ed osservare senza essere coinvolta.
Ma non ne sono capace e così mi tuffo in nuove avventure e torno a vivere.
 Poi ci siete voi, i vostri occhi, i vostri giochi, i vostri sorrisi, le sciocchezze, le curiosità, i vostri anni e le vostre vite, il calore dei vostri abbracci, il trillo della risata di fata,

 le magie sulle corde della chitarra,


 il brontolio dell'orso, 
i colori dei pennelli ovunque;


nella mia vita c'è il sole ma ogni tanto le nubi del passato lo offuscano e solo il vento dei vostri cuori le possono far volare via.

martedì 3 settembre 2013

filastrocca dell'albero


Filastrocca dell’albero

Albero abbraccio e respiro del mondo

strade radici che arrivano in fondo.

Chissà da dove arriva il tuo suono
suono che parla di un cuore buono.
Mentre ti ascolto, ti parlo e penso
e il mio discorso diventa denso.

Tieniti stretto a questa terra
cresci più libero che in una serra.

Afferra il cielo, portalo a noi
tendi i tuoi sogni più in alto che puoi.

E se qualcuno ti vuole strappare
tu vienimi a chiamare.

URLARE PERCHE'

Perché si urla?
Urlano tutti, i bambini, i nonni, le madri, i padri, gli italiani, gli stranieri.
Tutti urlano.
Non si parla si urla.
Se urli ottieni, se parli resti inascoltato, come se il peso delle parole avesse meno valore se parlato e non urlato.
 Nei condomini si grida, non per salutarsi, non per chiamarsi da un balcone all'altro, non per gioia,ma per litigare, ogni pretesto è buono per aggredire, non importa se chi aggredisce è un ragazzino e l'aggredito un'adulto.
 Dalla finestra al sesto piano assisto alla vita nel piazzale sottostante, squallore, tristezza e rare corse sorridenti dei bimbi più piccoli.
le donne lo attraversano guardinghe, chi chiede l'elemosina insegue i carrelli, i "giovinastri" scorrazzano in bici e ciondolano agli angoli, le macchine sono parcheggiate prepotentemente, ci sono uomini seduti sui marciapiedi, nascosti dalle belle fronde dei tigli, poveri tigli del piazzale, impolverati e stanchi.
 Entrare in casa è un rifugio, ma non un nascondiglio, questo mondo è da vivere? Va bene lo vivrò, ma non lo condividerò.
Mi infastidiscono i corpi distesi a terra co le bottiglie di birra vuoti accanto, blaterano e sghignazzano, non c'è ne grazia ne gioia in loro, non mi interessano le ragioni, qualsiasi ragione non mi fa cambiare idea, mi infastidiscono e vorrei che i miei figli non fossero spettatori di tale scempio umano.


I bambini sorridono e ridono se urlano hanno fame, sonno, voglia di coccole
Non urlano per vincere.






domenica 25 agosto 2013

Ci osservo e...

Ormai è quasi un'anno che ti abbiamo accompagnato per l'ultima volta sui tuoi monti.
Sono venuta a salutarti con Pietro e i ragazzi.
le lacrime non smettevano di scendere, Aurora mi ha abbracciata forte, le manchi molto, lei è un'anima molto speciale e ti ritrova ovunque, senza sforzo e senza lacrime, Francesco ha suonato per te, gli mancano le vostre chiacchierate sui libri che amavate, non ne ha lasciato uno nella tua stanza, se li è portati a casa, Pietro si è allontanato, da orso qual'è ha sofferto in silenzio ma la schiena era curva e da lontano potevo intuire le lacrime e le domande sospese, l'odore di liquirizia era sparito, le  coccinelle rosse e nere non c'erano, ma tu eri ancora li.
La rosa dell'erba del tuono è cresciuta, te l'ha portata Rocco e io ho visto,li vicino a te, un garofanino selvatico, il fiore che la mamma amava di più e che tu, appena potevi le portavi a casa quando eri bambino.

i giorni sono passati, ma il vuoto della tua assenza rimane.
 Pensavamo che avremmo tenuta stretta tutta la nostra capacità di comunicare, imparata in quei giorni di dolore, credevamo che sarebbe stato facile rinnovare l'armonia, ma così non è.
Io mi ritrovo spesso a pensare come siamo stati dolorosamente vicini, però eravamo vicini, ogni diversità e ogni difficoltà le abbiamo superate uniti, abbiamo respirato l'aria leggera dell'affetto e dell'amore, i miei ragazzi , grazie a questo nostro lavoro di gruppo hanno vissuto con noi tutti i momenti, anche i più dolorosi, io non ho nascosto nulla ai loro cuori, forse ho sbagliato , non lo so vedremo, mi sentivo forte della mia famiglia, di tutta la mia famiglia.
 Adesso, che la vita è tornata a ruotare, non so come sentirmi, e ho capito che eri tu che ci tenevi uniti, era il tuo amore per noi e il nostro amore per te.
Non vorrei ritrovarmi ad assistere alla fine della nostra armonia ritrovata, perchè da curare adesso non ci sei tu ma i nostri cuori.
Oggi 24/08/2013 al campeggio c'è stata una piccola ma toccante cerimonia, adesso il parco giochi dei bambini è dedicato a te,si chiama " Il giardino di Ao", è stata affissa una targa disegnata da me e pirografata da Rocco, è stato molto bravo, saresti stato, brontolando, orgoglioso di lui.
io ho disegnato nei giorni scorsi sotto al gazebo della tua casa , mi sei mancato.
Ho rivisto Romano, la zia Egizia, la Rita, gli amici dei tuoi giorni in campeggio.
Siamo stati davanti a casa e abbiamo chiacchierto e riso.


       Ossevo noi e vedo il vuoto che hai lasciato.

lunedì 12 agosto 2013

Montagne



Quest'estate è un estate montanara.


Siamo stati in montagna in vacanza, è stato veramente bello e corroborante. Le alpi sono maestose, abbiamo camminato tanto, i nostri occhi si sono sfamati di luce e verde, i colori dei fiori non sono paragonabili anessun dipinto, i suoni erano armoniosi, il vento carezzevole.
Siamo stati bene noi quattro insieme, non ri cordo estati più armoniose.
Tutto è filato via leggero.

venerdì 21 giugno 2013

E se oggi sapessi che è il mio ultimo giorno?






E se oggi sapessi che è il mio ultimo giorno? 
Con assoluta certezza l'ultimo.
Non so come reagirei, mi viene da pensare che starei con la mia famiglia e mi godrei i miei figli e mio marito come non mai,
 ma invece penso che potrei chiedere scusa per i torti fatti e perdonare i torti subiti, 
o forse mi affogherei in un barattolo di nutella, 
oppure fuggirei, per allontanare il dolore da chi amo,
sicuramente piangerei, piangerei i giorni che non vivrò, le risate che non potrò udire, la musica, i colori, i baci,
si, penso che mi accoccolerei accanto a mio marito, abbraccerei i miei figli e nelle lacrime mi addormenterei.
Sarebbe più facile se credessi in un'altra vita.
Ma credo che l'unica altra vita, sia nel cuore di chi ci ricorderà, ma noi non saremo li a condividere quei ricordi.
E voi cosa fareste se fosse l'ultimo giorno?
 

martedì 11 giugno 2013

La nostra Mimì

     Nell'estate di tre anni fa
è arrivata la piccola Mimì, si sarebbe dovuta chiamare Penelo, la signora che ce l'ha consegnata l'aveva chiamata Sasha, ma la prima cosa che abbiamo sentito uscire da quel pulcino spellacchiato è stato il più tenero dei miagolii, così ecco scelto il nome.



la mano di Francesco era grandissima rispetto a lei



 E' cresciuta velocemente ed è sempre stata vivace.
Che guaio!!!
Tutti i biscotti per terra.

L'abbiamo sgridata e lei...
 Si è accoccolata sullo zaino di Francy, guardate l'espressione mesta.




E' bellissima, una micina fiera e ostinate direi quasi...

 Per un gatto, di tutti i giochi nessuno è fatto meglio del proprio umano. E' un giocattolo che può essere usato in molti modi e le parti che lo compongono possono essere orientate in ogni direzione. Viene consegnato completamente assemblato e quando gli si salta addosso emette dei suoni. 
Stephen Baker

i suoi nuovi fratellini






Papà orco



                                     Mamma orchessa

La nostra Mimì