martedì 3 settembre 2013

filastrocca dell'albero


Filastrocca dell’albero

Albero abbraccio e respiro del mondo

strade radici che arrivano in fondo.

Chissà da dove arriva il tuo suono
suono che parla di un cuore buono.
Mentre ti ascolto, ti parlo e penso
e il mio discorso diventa denso.

Tieniti stretto a questa terra
cresci più libero che in una serra.

Afferra il cielo, portalo a noi
tendi i tuoi sogni più in alto che puoi.

E se qualcuno ti vuole strappare
tu vienimi a chiamare.

URLARE PERCHE'

Perché si urla?
Urlano tutti, i bambini, i nonni, le madri, i padri, gli italiani, gli stranieri.
Tutti urlano.
Non si parla si urla.
Se urli ottieni, se parli resti inascoltato, come se il peso delle parole avesse meno valore se parlato e non urlato.
 Nei condomini si grida, non per salutarsi, non per chiamarsi da un balcone all'altro, non per gioia,ma per litigare, ogni pretesto è buono per aggredire, non importa se chi aggredisce è un ragazzino e l'aggredito un'adulto.
 Dalla finestra al sesto piano assisto alla vita nel piazzale sottostante, squallore, tristezza e rare corse sorridenti dei bimbi più piccoli.
le donne lo attraversano guardinghe, chi chiede l'elemosina insegue i carrelli, i "giovinastri" scorrazzano in bici e ciondolano agli angoli, le macchine sono parcheggiate prepotentemente, ci sono uomini seduti sui marciapiedi, nascosti dalle belle fronde dei tigli, poveri tigli del piazzale, impolverati e stanchi.
 Entrare in casa è un rifugio, ma non un nascondiglio, questo mondo è da vivere? Va bene lo vivrò, ma non lo condividerò.
Mi infastidiscono i corpi distesi a terra co le bottiglie di birra vuoti accanto, blaterano e sghignazzano, non c'è ne grazia ne gioia in loro, non mi interessano le ragioni, qualsiasi ragione non mi fa cambiare idea, mi infastidiscono e vorrei che i miei figli non fossero spettatori di tale scempio umano.


I bambini sorridono e ridono se urlano hanno fame, sonno, voglia di coccole
Non urlano per vincere.