domenica 19 giugno 2016

 Da qualche parte si deve ricominciare, deve esserci un punto di partenza, la linea d'arrivo sappiamo già qual'è, non sappiamo in quanto tempo la raggiungeremo, ma arriveremo in fondo alla corsa e taglieremo il nastro, mettendo la parola FINE.


E con questo bel pensiero felice ricomincio a scrivere sul mio piccolo spazio, giorni fa ho incontrato questa domanda:
"Quanto c'è di vero nei nostri profili su F.B., o altre piattaforme? Ci sentiamo più veri e vivi nelle piazze virtuali o nella realtà?"

Da qui la mia voglia di riflessione, io quanto sono io qui ora e quanto lo sono davanti al salumiere o di fronte agli insegnanti dei miei figli o ancora quando parlo con una paziente che si presenta nell'ambulatorio in cui lavoro come infermiera; ecco già un'esempio di verità, non mi sarebbe costato nulla scrivere nel mio studio e non specificare il ruolo che ivi svolgo.
Non lo faccio nemmeno nella realtà di nascondermi, ma un pò viziato il mio profilo lo è, sembro una di profonde riflessioni e battute sagaci, pronta a reagire contro le ingiustizie e a gioire delle gioie altrui, in realtà me ne sto paciosa sul mio divano, gioisco quel che basta per non morir d'invidia, e mi ribello entro l'ora di cena.

Amo disegnare, ma non vivo per quello ne di quello, amo la mia casa, che risulta pulita solo nelle foto in realtà è disordinata e confusa come me.
Sono così intrigante e affascinante che i professori dei miei figli non mi riconoscono, veramente si ricordano di me solo le pazienti che curo in ospedale, le persone che mi incontrano al di fuori del mio lavoro non mi vedono proprio e altre mi dimenticano facilmente, il mio impegno di anni nel divenire invisibile ma ingombrante sta dando i suoi frutti, peso quasi 100 kg vesto strano e variopinto e nessuno mi nota, SBAM!!

 Qui, nel mio blog, trasparente come me, un po' mi rivelo per ciò che sono, na palla di piombo fuso!
Continuando con la domanda iniziale, se anche mentiamo siamo noi stessi perchè siamo noi a mentire, se sorridiamo siamo noi a sorridere non altri, se piangiamo siamo noi, quanto di falso c'è in queste azioni?Nulla se spontanee e dettate dalle emozioni, ma quanto c'è di vero nel cliccare mi piace? Quasi fosse doveroso non istintivo; anche se ormai anche il gesto del cliccare "mi piace" è diventato istintivo.
Quelli che definiamo, contatti, quanto gli abbiamo contattati davvero e quantoo sappiamo di loro, gli animali si riconosco dagli odori, noi che in fondo siamo animali, quale senso utilizziamo per sciegliere con chi entrare in contatto?
Tornare indietro a volte sembra l'unica soluzione, ma ormai siamo adagiati sul comodo divano del progresso, un po'asettico, che a volte ci fa provare emozioni ,ma non così coinvolgenti come nella realtà.

Si naviga, ma dove sono il suono di queste onde, il grido dei gabbiani il vento sulla pelle e il sale sulle labbra?

Camminando verso la sera, vi saluto dal mondo invisibile.