Cosa sono i Cimurri Strambiformi? Sono le nuvole che accompagnano i viaggi estivi, della mia famiglia. Molto spesso ci capita di incontrare il cielo coperto di nubi, non sapendo il loro nome scentifico, anzi a dire il vero lo sappiamo ma abbiamo preferito chiamarli così.
venerdì 21 giugno 2013
E se oggi sapessi che è il mio ultimo giorno?
E se oggi sapessi che è il mio ultimo giorno?
Con assoluta certezza l'ultimo.
Non so come reagirei, mi viene da pensare che starei con la mia famiglia e mi godrei i miei figli e mio marito come non mai,
ma invece penso che potrei chiedere scusa per i torti fatti e perdonare i torti subiti,
o forse mi affogherei in un barattolo di nutella,
oppure fuggirei, per allontanare il dolore da chi amo,
sicuramente piangerei, piangerei i giorni che non vivrò, le risate che non potrò udire, la musica, i colori, i baci,
si, penso che mi accoccolerei accanto a mio marito, abbraccerei i miei figli e nelle lacrime mi addormenterei.
Sarebbe più facile se credessi in un'altra vita.
Ma credo che l'unica altra vita, sia nel cuore di chi ci ricorderà, ma noi non saremo li a condividere quei ricordi.
E voi cosa fareste se fosse l'ultimo giorno?
martedì 11 giugno 2013
La nostra Mimì
Nell'estate di tre anni fa
è arrivata la piccola Mimì, si sarebbe dovuta chiamare Penelo, la signora che ce l'ha consegnata l'aveva chiamata Sasha, ma la prima cosa che abbiamo sentito uscire da quel pulcino spellacchiato è stato il più tenero dei miagolii, così ecco scelto il nome.
la mano di Francesco era grandissima rispetto a lei
E' cresciuta velocemente ed è sempre stata vivace.
Che guaio!!!
Tutti i biscotti per terra.
L'abbiamo sgridata e lei...
Si è accoccolata sullo zaino di Francy, guardate l'espressione mesta.
E' bellissima, una micina fiera e ostinate direi quasi...
Per un gatto, di tutti i giochi nessuno è fatto meglio del
proprio umano. E' un giocattolo che può essere usato in molti modi e le
parti che lo compongono possono essere orientate in ogni direzione.
Viene consegnato completamente assemblato e quando gli si salta addosso
emette dei suoni.
Stephen Baker
Papà orco
Mamma orchessa
La nostra Mimì
è arrivata la piccola Mimì, si sarebbe dovuta chiamare Penelo, la signora che ce l'ha consegnata l'aveva chiamata Sasha, ma la prima cosa che abbiamo sentito uscire da quel pulcino spellacchiato è stato il più tenero dei miagolii, così ecco scelto il nome.
la mano di Francesco era grandissima rispetto a lei
E' cresciuta velocemente ed è sempre stata vivace.
Che guaio!!!
Tutti i biscotti per terra.
L'abbiamo sgridata e lei...
Si è accoccolata sullo zaino di Francy, guardate l'espressione mesta.
E' bellissima, una micina fiera e ostinate direi quasi...
Stephen Baker
i suoi nuovi fratellini |
Papà orco
Mamma orchessa
La nostra Mimì
lunedì 10 giugno 2013
Gli uomini della mia vita
La musica si è insinuata nella mia vita da molti anni, io non so suonare, canticchio sotto la doccia o mentre guido.
Ma la musica è sempre con me che io lo desideri o meno.Nella mia famiglia ci sono musicisti, cantautori e ascoltatori di musica attenti e sensibili.
Il cantautore:
Anni fa quando ricevetti la notizia che sarei diventata zia non ne fui sorpresa, o almeno non stupita, erano giorni che mia sorella, AnnaMaria, girava furtiva per casa.
La notizia mi rese a dir poco felice, io avrei avuto un picciolino tutto da sbaciucchiare e coccolare ed esserne fieramente zia.
Nacque Rocco, la scelta del nome non fu difficile, quando lo sentimmo da nostro cugino io e Anna fummo subito concordi nel definirlo un nome breve, importante, forte e non soggetto a storpiature, infatti per me Rocco fu subito Rochiccò, Rò, ed ora per la sua compagna è dolcemente Rocchino.
Rocco era un bambino dolce e determinato, non ascoltavamo molta musica in casa ma sia io che la mia mamma ( la nonna Giuliana) conoscevamo molte canzoni e cantavamo spesso. Avevamo una casa in montagna, sgangherata, ma che ci ha lasciato dei ricordi indelebili, uno di questi è l'immagine di Rocco che si sedeva sul davanzale interno della finestra di cucina e suonava per noi, che lo ascoltavamo e applaudivamo. Ce l'aveva nel sangue?
La musica era quasi esclusivamente quella dei cantautori per quel che mi riguarda e lirica o melodica per Giuliana.
Nessuno avrebbe immaginato che dietro al sorriso di quel bimbetto c'era l'anima di un cantautore.
Adesso Rocco è un'uomo, vive con Alice, la sua compagna, e Rebecca la loro gattina.
Alice lascia a Rocco lo spazio per poter far nascere le sue creature, mi sembra siano una bella coppia.
Rocco scrive sia i testi che le musiche delle sue canzoni.
Le canzoni di Rocco sono lenzuola al vento a volte si gonfiano e sbattono forte, altre veleggiano via come navi pirate, sono fiocchi di neve, polvere nera, battito d'ali, lacrima gonfia nel cuore, sono Rocco.
Il musicista
Non è ancora un vero musicista ma si sente tale.
Francesco, mio figlio, anni fa riconosceva brani di musica blues sin dalle prime battute.
Poi non ne ha più voluto sapere, sembrava lontana anni luce, la possibilità che avrebbe suonato un qualsiasi strumento, poi ascoltò i Jethro Tull e si innamorò del flauto traverso.
Quando nacque io e Pietro notammo subito le sue mani, aveva mani grandi con un pollice molto lungo, dicemmo fra noi che sarebbe diventato un pianista.
Non è così, suona la chitarra e l'oboe, sta imparando.
Le sue dita corrono e volano veloci sulle corde, impara velocemente e fa suoi tutti gli insegnamenti del suo professore.
E' determinato, lo è sempre stato, apparentemente pacifico ha in realtà lo spirito del guerriero, racchiude nel suo aspetto gentile l'anima di un lottatore agguerrito, disegna mostri e sangue, rabbia e dolore, mi auguro che riesca presto a trasporli nella musica che suonerà e mi auguro, comporrà.
era un cucciolo sempre pronto all'abbraccio e alle coccole, non l'ho mai visto piangere mille lacrime e da un po' i suoi occhi sono asciutti, perchè questa anima bellissima non vuole piangere?Ha ancora così paura dei sentimenti forti? Gli auguro di incontrare presto l'amore, il sentimento più grande, di riconoscerlo, lasciarsi cadere nel vuoto del turbinio di gioie e dolori che comporta l'essere innamorati.
L'ascoltatore:
Il mio Pietro è colui che mi ha fatto conoscere la musica, Jazz nello specifico, con lui ho imparato ad ascoltare non solo sentire la musica, mi ha portata con lui ad ascoltare concerti, mi ha abituata a suoni puliti, a ritmi e vibrazioni.
In casa abbiamo un impianto stereo in parte costruito da lui,
Ha una conoscenza musicale unica, ma non ne fa vanto, anzi è fin troppo modesto, il fatto di poter condividere con suo figlio questa passione lo inorgoglisce e li rende inevitabilmente complici.
Non pubblicherò sue foto, o meglio ne pubblico una mooolto misteriosa, perchè so che non lo gradirebbe.
E' molto riservato, con lui ho percorso un lungo cammino non sempre facile non sempre allegro, ma lo rifarei, non tutto, toglierei i miei errori
venerdì 7 giugno 2013
Questo è il mio primo disegno dopo l'intervento al tunnel carpale.
Chissà perchè ho usato tanti colori?
Quando disegno raramente parto da un progetto.
Noto che è un po' legnoso e sproporzionato, ma non mi dispiace, ritroverò le linee più morbide, per ora mi accontento di essere riuscita a disegnare.
Chissà perchè ho usato tanti colori?
Quando disegno raramente parto da un progetto.
Noto che è un po' legnoso e sproporzionato, ma non mi dispiace, ritroverò le linee più morbide, per ora mi accontento di essere riuscita a disegnare.
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