Ti ho sognato,
eri tu,
ti dicevo:
"Lo so che non sei davvero tu, perchè sei morto, ma è così bello riabbracciarti."
e tu mi rispondevi.
"E' così triste tutto questo e tata?"
Si lo è.
E' tutto molto triste e io non ho forza, tu hai lottato anche dopo la
fine, il cavallo nero, il volo del falco, ma io sono ferma immobile
paralizzata, ho il cuore pesante.
Ti ho sognato con il tuo odore la tua consistenza, i tuoi movimenti, la rua voce, il tuo sguardo i tuoi baffi,
salivi una scala per raggiungermi, e io ti abbracciavo, eravamo in una vecchia casa di montagna, improbabile come tutte le case dei sogni, mi sono svegliata in lacrime, avrei voluto li, subito, qualcuno con cui parlare, avrei voluto subito scrivere di te, ma ero senza occhiali.
Così ho acceso il telefono ed ho aspettato con il cuore in gola una telefonata, che per questa notte non è arrivata.
Non ho superato il dramma della tua morte e forse è inutile scriverne qui, ma penso di aver rotto le scatole a tutti in casa, mentre qui nel grande spazio del nulla internettiano le mie lacrime si mescoleranno con i sorrisi e le lacrime di tanti altri, urli e sussurri che dobbiamo comunicare per sopravvivere ma che non vogliamo che vengano ascoltati solo sentiti in lontananza, perchè chi potrebbe aiutare il disagio a diventare agio?
Coloro che vorremmo ci ascoltassero sono a loro volta troppo presi ad urlare nel vuoto.
Credevo di aver imparato a parlare, non è così.
Cosa sono i Cimurri Strambiformi? Sono le nuvole che accompagnano i viaggi estivi, della mia famiglia. Molto spesso ci capita di incontrare il cielo coperto di nubi, non sapendo il loro nome scentifico, anzi a dire il vero lo sappiamo ma abbiamo preferito chiamarli così.
martedì 18 febbraio 2014
venerdì 14 febbraio 2014
Sono molto imbarazzata quando mi trovo a parlare con persone che non conosco, ma anche con chi conosco sono molto chiusa, mi sono accorta con il tempo che se mi rivelo non sono del tutto abominevole, il più delle volte l'ha vinta il mio senso d'inadeguatezza.
Non so mai se la parola che dirò sarà quella giusta.
Non so consolare ne consigliare e raramente teovo chi lo sa fare con me, ma incontro persone comunicative assolutamente centrate nei loro ruoli, al loro posto nel mondo.
Io a 50 anni non so ancora dove sia il mio, quello che so è che ancora non ci sto.
non amo in modo particolare il mio lavoro anche perchè non posso svolgerlo come vorrei, non amo particolarmente me stessa so che potrei essere migliore ma non ne ho voglia di impegnarmi in una perdita di tempo.
servw essere migliori o sarebbe già tanto sentirsi migliori.
Brutto periodo, in cui si invecchia e non si cresce più.
Non so mai se la parola che dirò sarà quella giusta.
Non so consolare ne consigliare e raramente teovo chi lo sa fare con me, ma incontro persone comunicative assolutamente centrate nei loro ruoli, al loro posto nel mondo.
Io a 50 anni non so ancora dove sia il mio, quello che so è che ancora non ci sto.
non amo in modo particolare il mio lavoro anche perchè non posso svolgerlo come vorrei, non amo particolarmente me stessa so che potrei essere migliore ma non ne ho voglia di impegnarmi in una perdita di tempo.
servw essere migliori o sarebbe già tanto sentirsi migliori.
Brutto periodo, in cui si invecchia e non si cresce più.
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