Un po' di anni fa io e il mio futuro marito amavamo mascherarci.
Andavamo nelle feste di Carnevale, nei paesi della nostra provincia.
Io ero la creatrice dei nostri costumi, e fino ad un certo momento i nostri travestimenti non prevedevano maschere.
Erano vestiti nati e creati per divertirci.
Poi si impossessò di noi la voglia di imparare l'arte del fabbricare maschere, ma non ne eravamo in grado, così partimmo, alla volta di Venezia.
Spionaggio!!!
Tornammo e portammo la nostra esperienza al nostro amato Ao.
Lui amava Venezia, le sue calli, il vetro, i colori.
E così si illuminò la lampadina e nacque" lo stampo" per le nostre maschere,
la casa si riempì di carta e vinavil le nostre mani si immersero nel mondo fantastico del creare.
Ho in casa mia la maschera più bella, L'autunno, che Pietro indossò in uno dei nostri bellissimi carnevali.
Mia sorella custodisce le altre creazioni, la luna, il sole, la stella e le nuvole.
Ricordo lo sguardo ammirato del pediatra di mio nipote Rocco, entrava in casa e ammirava le nostre opere.
Mia madre Giuliana, la ricordo sulla soglia della stanza di Ao che rimirava e ammirava ciò che dalle mani dei sui figli (Pietro compreso) veniva creato. Anche lei dava il suo contributo, non ci ha mai derisi o demoliti.
AnnaMaria, amava il momento in cui dallo stampo grigio, emergeva il viso ancora incolore che presto sarebbe divenuto il personaggio di un nostro folle gioco. E quell'ennesima creatura avrebbe decorato la nostra casa.
Fino all'anno scorso i miei ragazzi si mascheravano, ed erano sempre i più belli.
Sono cresciuti, ma non abbastanza per ricominciare a giocare.
Nella nostra galleria di innumerevoli foto manca quella delle maschere, occorre spolverarle e provvedere fin che sono ancora belle!!!! e poi recuperare le foto dei costumi a cominciare dal tuo primo da "damigina"...facciamo un bell'album di carnevale!!!!!
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