mercoledì 31 ottobre 2012

In questi giorni si ricordano i morti.
Riti, celebrazioni, tradizioni, accompagnano l'incalzare delle ore.
Ci siamo appropriati della festa di Halloween, che per tradizione non ci appartiene, ma che ci piace.
Perché Festeggiare Halloween?
Perché abbiamo paura della morte.
Così possiamo riderci su.
Possiamo giocare senza sentirci blasfemi.
Non abbiamo paura di infrangere il grande tabù del dopo.

Si va al cimitero.
Si portano i fiori. Colorati.
Si guardano le foto delle lapidi, madri, padri, figli, nonni, bisnonni, trisavoli, zii, cugini, amici.
Tutti li a ricordarci la nostra precarietà.

Resto colpita dalle foto sulle lapidi.
A parte le tombe più vecchie, dove i volti sono seri e composti, nelle nuove sepolture vi è la tendenza ad apporre immagini gioviali, quanto meno amene.
C'è quello in spiaggia con il cane, la naturista che raccoglie fiori, l'amante della montagna. il giovane belloccio e allegro (forse ritratto ad una festa).
Neghiamo la tristezza e il dolore dell'addio.
Non si è mai felici quando si lascia la vita.
Nemmeno chi la lascia dopo infinite sofferenze lo fa a cuor leggero.
Certo esiste,( io e la mia famiglia lo sappiamo) la possibilità di arrivare  al termine della propria esistenza terrena, avendo il tempo di risolvere l'irrisolto che pesa sul nostro cuore.
Ma il dolore dell'addio rimane.

E allora festeggiamo la nostra capacità di ricordare chi non c'è più, in ogni giorno della nostra vita.
Forse la forza della vita è tutta li, nei ricordi di chi rimane.



Giochiamo questa sera alla danza delle streghe, ridiamo con i nostri figli degli scheletri sbilenchi e degli occhi luminosi delle zucche, ma insegnamogli a rispettare la vita, rispettando e celebrando il ricordo di chi è passato oltre il velo.
 




lunedì 29 ottobre 2012

Buon Halloween a tutti dal maestro Rosignoli "Gomez" Rocco 

Questo è il mio adorato nipotino, in definitiva trasferta nelle nebbie milanesi, per amore, ed è per quello che a lui sembra ci sia sempre il sole?

A noi Rocco manca tanto, ma sappiamo che è felice e tanto fa.
Mi chiedo come sarò io quando Francy e Aurora andranno via di casa, non so come ci sentiremo io e Pietro; immagino soli, molto soli ed un po' inutili, ma piano piano ce la faremo.
Spero!

mercoledì 24 ottobre 2012

 Anche oggi è arrivata la sera, in casa c'è silenzio e calma.
Abbiamo cenato, chiacchierato e riso.
Noi ridiamo spesso.
A volte brontoliamo, ci arrabbiamo e litighiamo.
Ma si ride tanto e di cuore.
 Ridiamo delle nostre disavventure, delle battute che arrivano puntuali, ridiamo di noi con noi.

 nei pomeriggi d'autunno la calma mi conquista l'anima.
Non mi va di arrabbiarmi per le sciocchezze quotidiane.
Oggi Francy ha suonato l'oboe, chissà.
Chissà quali sogni popoleranno la mia notte

 ho trovato le mie scarpe da strega!!!






lunedì 22 ottobre 2012

Oggi è un giorno grigio.

 Oggi è un giorno grigio.
non l'avrei mai detto, questa mattina mi sembrava azzurro.

 Non mi piacciono queste giornate.
I colori dentro di me si spengono.
Non ci sono scintillii.
Mi dondolo senza meta, trattenendo il respiro.
Aspetto che passi.
 Vorrei poterti donare un cielo di stelle splendenti sotto cui suonare le tue canzoni.
Vorrei esserti accanto.
Che vita difficile ti sei scelto.
Che persona speciale sei diventato, in realtà lo sei sempre stato.

Nel mondo le persone non sono sempre ciò che appaiono.
Ciò che ci appare indifeso in realtà è colui da cui difendersi.

Aurora legge il suo erbario delle fate e si dispiace di essere quasi alla fine, un incredibile viaggio nel mondo fatato.

domenica 21 ottobre 2012

Sabato in centro, io e famiglia a l completo.
Io e Aurora ci stacchiamo per entrare nel paradiso dell'effimero.
 Colori, profumi, polveri, brilluccichii, ovunque ti giri visi sorridenti;
Giovani commesse"pittate" alla perfezione.
Disponibilità massima.
Ti spiegano, ti coccolano, ti fanno provare i prodotti.

 E ti senti trasportare in alto, in un mondo nuovo e leggero, poi, improvviso, arriva il colpo d'ascia sui tuoi sogni di ritrovata gioventù...
La giovane e solerte commessina, appena maggiorenne, che da due al massimo tre giorni, non mangia più con il biberon, ma che purtroppo ne sa un sacco sulla cosmesi, ti dice:" con questo primer, tirando la palpebra, ed attendendo un po', quando la lascerà andare non avrà più quelle pieghette antiestetiche"... sorriso di merda!
Crollo dei sogni, ti senti in dovere di comprare l'ennesima cremina che non servirà a mandare indietro il tempo, e tua figlia decenne, ti guarda e dice:" Per me sei bellissima!"
Cuore di mamma!Sappi che a 48 anni,queste parole dette con il cuore, non sono sufficienti per ritornare a volare, ma aiutano.


Come dice A. Albanese;
L'esistenza dei giovani, benché discutibile, è purtroppo inevitabile.


venerdì 19 ottobre 2012

E' decisamente autunno.

E' decisamente autunno
Fa freddino. 
Viene sera presto.
Io sono ancora provata da ciò che è accaduto, e quando arriva la sera mi ritornano tutte le emozioni.
Volevo pubblicare un bellissima poesia scritta da mia sorella per Ao, ma qualcosa non funziona, non riesco a pubblicare il post.
Lo prendo come un segno.
Non posso, perché non devo.
Perché non devo non lo so.


Ieri sono andata a dare da mangiare ciccia e coccole a Bri, anche qui segni.
Ho le mani calde, come te quando hai curato la piccola Minou, mi siedo al tuo posto e Bri mi sale in braccio come faceva con te, ma mi guarda allibito, dove sono i baffi?

Forse non ho ancora accettato la tua mancanza.
I segni ci sono o li vedo solo io.
Sui Groppi Rossi i segni c'erano e tutti li abbiamo visti.


Lo so continuo a parlare di te.
Non so cosa farci sei sempre stato importante per me.

Buona notte, bacia la luna per me.

"Le parole sono la nostra massima e inesauribile fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo."

Albus Percival Silente

giovedì 18 ottobre 2012



Ieri sera con Aurora abbiamo guardato questo splendido film di Tim Burton.

Le farfalle!!!!
Un mese dopo.

mercoledì 17 ottobre 2012

 l'autunno è una gatta matta che corre per casa, ti afferra i piedi ti mordicchia le dita, si stende con te e fa le fusa.
 L'autunno è il profumo di cheesecake dalla cucina, Francesco che studia chitarra nella stanza accanto, Aurora che profuma di borotalco.
 L'autunno è prendere il caffè da sola con mia sorella, parlare di noi e delle nostre vite, .finalmente amiche, non solo sorelle.

Autunno è potersi finalmente avvolgere nel caldo abbraccio del mio uomo
Autunno è voglia di casa.


domenica 14 ottobre 2012

Nel pomeriggio è apparso il sole, ma noi siamo rimasti ugualmente nelle nostrestanze, abbiamo disegnato, colorato e cucinato.

Mi piace l'autunno, i suoi colori, la pioggia, il freddino,quando dolcemente arriva la sera, il mio animo autunnale s'innalza.
Che meraviglia il passare dal giorno alla notte, dolcemente.
Poter ricominciare a lavorare a maglia.




 Rocco, mio nipote, è andato a vivere a Milano, ha una sua casa, ci vive con Alice, iniziano un nuovo percorso, sono felice molto felice per loro.
E' strano pensarlo adulto ma con quello che ci è successo sarebbe molto più strano che non fosse cresciuto.
Gli voglio  bene e anche se mi manca molto, sono felice per lui e fiera di essere la sua zia.

sabato 13 ottobre 2012

Siamo in ottobre e sta per arrivare halloween.
lo so non è una festa italiana.
Ma noi vogliamo fare festa, ormai da alcuni anni io e i miei ragazzi organizziamo e prepariamo festine per pochi o tanti amici, l'anno scorso abbiamo partecipato ad una festa in parrocchia.
Ma quest'anno...
Festa in casa.
E sono felice!!!!!!!!

venerdì 12 ottobre 2012

 ho riposato.
No, non ho riposato.
Mi sono svegliata male.
Ho i nervi a fior di pelle.
Brutti sogni.
Agitazione.
 La vita è altro e io sono stanca di adattarmi.
Si sceglie il meno peggio.
Io voglio vivere meglio di così, non meno peggio.


Ecco voglio andare a Celtica, stare bene,
vivere,

giovedì 11 ottobre 2012


Poesia di Wislawa Szymborska -
La fine e l'inizio -


Dopo ogni guerra
c'è chi deve ripulire.
In fondo un pò d'ordine
da solo non si fa.

C'è chi deve spingere le macerie
ai bordi delle strade
per far passare
i carri pieni di cadaveri.

C'è chi deve sprofondare
nella melma e nella cenere,
tra le molle dei divani letto,
le schegge di vetro
e gli stracci insanguinati.

C'è chi deve trascinare una trave
per puntellare il muro,
c'è chi deve mettere i vetri alla finestra
e montare la porta sui cardini.

Non è fotogenico
e ci vogliono anni.
Tutte le telecamere sono già partite
per un'altra guerra.

Bisogna ricostruire i ponti
e anche le stazioni.
Le maniche saranno a brandelli
a forza di rimboccarle.

C'è chi con la scopa in mano
ricorda ancora com'era.
C'è chi ascolta
annuendo con la testa non mozzata.
Ma presto
gli gireranno intorno altri
che ne saranno annoiati.

C'è chi talvolta
dissotterrerà da sotto un cespuglio
argomenti corrosi dalla ruggine
e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.

Chi sapeva
di che si trattava,
deve far posto a quelli
che ne sanno poco.
E meno di poco.
E infine assolutamente nulla.

Sull'erba che ha ricoperto
le cause e gli effetti,
c'è chi deve starsene disteso
con la spiga tra i denti,
perso a fissare le nuvole.
 Tra poco esco.
Vado a lavorare.
Sono infermiera.
per me curare è un lavoro.
le persone non sono solo le loro malattie.
Le malattie non sono persone.
Viaggio su binari diversi dalla moltitudine.
Sono spesso confusa.
Non sono una che sa sempre quello che vuole.
Ma so cosa non voglio.
Non voglio che le bassezze invadano il mio nido.
Non amo la mediocrità.
Non amo il conformismo non amo il gregge.
Amo la mia famiglia.
Non sono orgogliosa di essere italiana, specie dopo i recenti fatti, riguardanti il rapimento di un bambino da parte della polizia.
Mi vergogno di appartenere al paese dei poliziotti che hanno agito all'interno della Diaz a Genova.
Non sono assolutamente conterranea dei politici che politicano nel nostro paese.

la mia casa è il mondo.
il mio mondo non ha niente a che fare con questo mondo.
La mia casa è il mio nido.
Sono orgogliosa di essere parte di questa famiglia e sono orgogliosa di essere originaria di questo nido che tutti i giorni mi riserva calore e amore.
L'ho costruito un po' anche io il mio nido.
E non permetterò invasioni

mercoledì 10 ottobre 2012

 E' arrivata la sera, senza accorgermene ho percorso anche questa giornata.
I bambini, Pietro, e tu sempre presente, forse più di prima.

Sono lontani i giorni in cui passavamo le ore in silenzio, ore in cui ascoltavo il tuo respiro, momenti di infinito amore, le creme, gli orologi, la musica.
E poi ho ripreso i colori, le mie matite, e ho ricominciato a disegnare.
e tu imperativo, senza parlare mi "ordinavi" con un solo gesto della mano: "Stai li, disegna e taci, rimani qui."
Chissà in quale parte del giardino, al di la della piccola porticina, ti sei accoccolato per spiare fate e folletti, intenti nella preparazione delle tane per gli animaletti.
Chissà se anche tu, come il popolo fatato, ti mostri solo a chi ne è degno.

Ci manchi, mi manchi Ao.










L’amore non svanisce mai.
La morte non è niente, io sono solo andato
nella stanza accanto.

Io sono io. Voi siete voi.
Ciò che ero per voi lo sono sempre.
Datemi il nome che mi avete sempre dato.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non abbiate un tono diverso.
Non abbiate un’aria solenne e triste.
Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo è
sempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non è spezzato.

Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri?
Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vista?
Io non sono lontano sono solo

dall’’altro lato del cammino.

martedì 9 ottobre 2012

Eccomi qui.
Il mio ritratto perfetto.
Sono io proprio io, non riesco a immagazzinare nessuna informazione e solo pochi e vaghi ricordi, a volte penso di essere destinata alla demenza senile, ma chi non lo è?
Se hai la sfiga, o la fortuna, di arrivare alla senilità, il destino dei più è la demenza.
Almeno io ci arriverò preparata, solo che non lo saprò.
Non ricordo quando ho fatto questo disegno, l'ho colorato ieri sera, ma era da un po' che girava per casa.
I miei momenti bui sono veramente prolifici, ma solo quando intravedo uno spiraglio di luce riesco ad esternare. A volte il foglio bianco mi sembra inviolabile, sto li, lo guardo, penso, ripenso, per una con la testa pesantemente vuota è faticosissimo.
Poi inizio ed eccomi li sono io su quel foglio, sempre io.

lunedì 8 ottobre 2012

Non so se sia "giusto" tenere un blog.Però mi piace scrivere quello che mi passa per la testa. E' un diario segreto conoscibile da chi vuole.
Non me lo commenta nessuno, non me lo vota nessuno, è la mia pagina nascosta, il mio virus personale.

Ieri era domenica, è stata una domenica serena, io amo i pomeriggi in cui siamo in armonia, siamo andati al cinema io, Pietro e la Rirò. Francesco era ad un compleanno.
E' strano uscire in tre, il nostro di solito è un quartetto essere senza uno di noi ci destabilizza un po'.
Aurora sta crescendo velocemente e Francesco è già grande.
Io e l'orso stiamo invecchiando.
La vita procede ad un ritmo tutto suo, a volte inesorabilmente veloce, altre lenta e stancante, comunque vada il ritmo non lo possiamo stabilire sempre noi.

domenica 7 ottobre 2012

Filastrocca dell’albero

Albero abbraccio e respiro del mondo
strade radici che arrivano in fondo.

Chissà da dove arriva il tuo suono
suono che parla di un cuore buono.
Mentre ti ascolto, ti parlo e penso
e il mio discorso diventa denso.

Tieniti stretto a questa terra
cresci più libero che in una serra.

Afferra il cielo, portalo a noi
tendi i tuoi sogni più in alto che puoi.

E se qualcuno ti vuole strappare
tu vienimi a chiamare.

venerdì 5 ottobre 2012


Com'è possibile iniziare una nuova scuola e trovasi subito a proprio agio?
me lo chiedevo nei giorni scorsi, mio figlio Francesco ha iniziato il liceo musicale Bertolucci a Parma.
Cinque minuti da casa,in bicicletta, amici simpatici, nuove conoscenze, la musica sempre presente, al mattino si ritrovano fuori dallo stabile, suonano, chiacchierano, vivono i loro quattordici anni.


Ma ecco gli adulti, appaiono come nere cornacchie all'orizzonte, prof che si vantano della propria integrità e accusano i ragazzi di averli costretti ad insegnare in una terra non loro, e li chiamano mocciosi e punizioni da medioevo, assoluta disorganizzazione per quel che riguarda le comunicazioni "scuola famiglia",richiesta di denaro ad ogni soffio di vento, mancanza degli strumenti musicali, per altro garantiti sin dall'anno scorso.
Come possono questi docenti insegnare a questi ragazzi? Come possono chiedere, puntualità, affidabilità,  organizzazione.

Viviamo in un mondo approssimativo, in cui chi riveste un ruolo da superiore automaticamente si sente tale, ma non sempre lo è.

giovedì 4 ottobre 2012

 Non ne ho più voglia sono stanca di avere sempre dei nodi e dei pesi in testa.
La vita non può ridursi solo a questo.
Conti da pagare, riunioni a cui partecipare in silenzio, scuola, lavoro, orologi sempre sott'occhio.

A volte vorrei proprio ribellarmi a tutto questo.



Ci sono giorni spenti e giorni accesi.
Poi ci sono i giorni in penombra,
 sono i miei preferiti. 
Mi coccolano la mia casa e la mia famiglia, mi coccola la mia gatta e io non guardo l'orologio, ma la luce del giorno, sono i giorni in cui amo disegnare o lavorare a maglia, sono i rari giorni in cui si può parlare.
 A volte mi accorgo di avere una nota di impazienza nella voce, come se il tempo concessomi non mi fosse sufficiente, in altri momenti il tempo ci sarebbe ma la voglia di usare parole no.
 


Così il silenzio diventa pesante non è lieve e soffice.

Ma i magici giorni della penombra rendono leggero il tempo e le parole se non pronunciate, fluiscono dal cuore in altri cuori e l'armonia è palpabile, sono i giorni dell'autunno, in cui si prepara la tana per affrontare l'inverno.
Sono i giorni del te con il miele.