I bambini, Pietro, e tu sempre presente, forse più di prima.
Sono lontani i giorni in cui passavamo le ore in silenzio, ore in cui ascoltavo il tuo respiro, momenti di infinito amore, le creme, gli orologi, la musica.
E poi ho ripreso i colori, le mie matite, e ho ricominciato a disegnare.
e tu imperativo, senza parlare mi "ordinavi" con un solo gesto della mano: "Stai li, disegna e taci, rimani qui."
Chissà in quale parte del giardino, al di la della piccola porticina, ti sei accoccolato per spiare fate e folletti, intenti nella preparazione delle tane per gli animaletti.
Chissà se anche tu, come il popolo fatato, ti mostri solo a chi ne è degno.
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