lunedì 26 novembre 2012

Sento spesso che i miei ricordi sono appesi a un filo,
non è un filo di seta, nemmeno il filo di ragnatela.
E' un robusto filo per stendere, ed è in un bel campo, di quelli verdi, su un declivio.
Mi vedo davanti i miei ricordi che come lenzuola, tovaglie, fazzoletti, biancheria colorata o candida, rimangono impigliati in mollette forti che li tengono stretti.


Vi ricordate queste sorpresine? Io si, le trovavo nei formaggini che la mia tata scioglieva nella minestrina.
Anche loro profumavano di formaggino, ma anche di gommapiuma, erano bruttini e abbastanza inutili come giochi, ma erano un po' magici.

Ecco basta questo per far sventolare la mia biancheria dei ricordi.

Mi basta il suono dell'oboe per pensare ad un desiderio che non sarà mai esaudito.
Mi guardo attorno e ricordo, penso, vado avanti.
Ma a volte il nodo in gola non mi abbandona, finchè non incontro gli occhi dei miei bambini, il bisogno che hanno di me, e io di loro.
Il caldo abbraccio del mio orso.
 i fili degli affetti si intrecciano nel cuore.
Tu mi trattieni qui, con voi, grazie!!


mercoledì 21 novembre 2012

anche quest'anno compirò gli anni.
Non per scelta, ben inteso, ma per convenzione.

Questa sera a casa mia ci saranno: i genitori di Pietro, Sandra e Romano, Mia sorella Anna Maria, io, Pietro e i ragazzi.
Mancheranno Rocco e Ao.

I colori non sono molto vivaci dentro di me, fingo un'attesa che non c'è.
In realtà ho paura di questa serata.
Com'è brutto diventare grandi, implica cambiamenti molto dolorosi.


Non sono come mi sento.


Oggi Francesco, io e Pietro abbiamo commentato i fatti del G8 del 2001.
Lui era piccolo, per lui è storia, per noi è attualità.

Io non credo che non riuscirò a vedere il film Diaz, lui lo andrà a vedere con la scuola.
Io mi sento male ogni volta che ripenso a quei giorni, noi non eravamo a Genova solo perché eravamo in procinto di partire per le ferie.
Nel 2001 è arrivata nella mia pancia Aurora.
Nel 2001 a Genova la democrazia ha vacillato sotto la mano brutale ed ignorante della violenza.
14 Novembre 2012, ancora violenza sui deboli.
Questa nostra patria non è certo un esempio di pace e democrazia.

Mi sento così anacronistica, temo per la mia libertà e per la libertà dei miei figli, ma
siamo nel 2012?


Disegno nuovo

L'ho fatto ieri sera mentre ascoltavo Ballarò.
Guardare le loro facce mollicce, mi provoca nausea.

Ascolto distrattamente, ma è chiaro che non si vogliono muovere e rimangono intrappolati nei loro labirinti verticali ed annaspano verso quello che credono essere il cielo, ma è solo la parte alta del barile di melma che è la loro anima.

mercoledì 14 novembre 2012

l'età

Non penso che siano le rughe o i capelli sale-pepe a determinare la vera età delle persone, penso che siano le danze del potere.

Interno, ufficio postale.
Coda.
Tutte le età anagrafiche in attesa del proprio turno.
Lui: alto,le spalle appena curve, occhio severo, piglio da generale d'armata.
Lei: piccola, spalle curve che sembrano portare il peso del mondo, fare dimesso, sguardo basso.
Lui irrompe nell'ufficio.
Lei entra titubante.
Lui affronta la macchinetta che distribuisce il numero progressivo, indica prima un bottone, poi l'altro.
Lei, si avvicina tentennante schiaccia un bottone e ne estrae, senza esitazione, in numero progressivo.
Lui si aggira come un leone in gabbia, non un sorriso, non una parola.
Lei si siede in silenzio, aspetta.
Lui sembra molto nervoso, si perde troppo tempo, e il tempo è prezioso alla sua età.
Lei aspetta, gli dice: " siedi anche tu", lei lo sa il tempo passa comunque, sia seduti che in piedi.
Ecco tocca a loro, lui si allontana lei raddrizza le spalle e si avvicina allo sportello.
Il leone ha finito il suo gioco, adesso, come sempre, chi comanda le mosse è la piccola leonessa.
 Da queste danze del potere, si intuiscono i ruoli e in che epoca si è iniziato a giocarli.


domenica 11 novembre 2012

DISEGNI NUOVI

Ho ricominciato a disegnare.

Sono donne, contemplative o danzanti, tra i profumi del te, cieli tempestosi, colori, colori, colori.

Morbidi colori.

Matite pastose.   
 Visi tristi o sereni?
In attesa o combattenti?

Solo l'occhio di chi guarda lo potrà dire.
Quando si guarda un disegno, per quanto banale possa essere, si guarda un pezzetto d'anima di chi lo ha messo sul foglio.
 Il tempo che passa,
 con le stagioni, lascia il suo segno su di noi, come i tratti della matita sul foglio.
Non sempre i segni tracciati sono gradevoli.
A volte ci urta guardare quei segni, disegni, su di noi.
Chi ama disegnare, suonare, scrivere, leggere, costruire, vuole che ci si ricordi di lui, dei suoi pensieri; vogliamo che in qualche modo rimanga impresso nel tempo il nostro passaggio, veloce, su Gaia.

Nei vapori caldi e profumati del te
Ariva l'inverno con le sue feste, i suoi colori e le sue nostalgie.
 Questo disegno è per la mia meravigliosa bambina, che ama usare le parole per giocare e le matite colorate per viaggiare con la fantasia.

Questa dama pensierosa è per la mia solare Aurora.
e questa ballerina è uno dei piccoli disegni, capolavoro, di Aurora.

venerdì 9 novembre 2012

Se gli uomini sapessero cos’è la Morte, non ne avrebbero più timore. E se non la temessero, nessuno potrebbe rubare, mai più, il loro tempo.


Micheal Ende, "Momo"

Il mio tempo.
Non è mai sufficiente, un po' come la mia mente, così piena di idee e parole da rimescolarsi e dimenticarsi di continuo.
Mi confondono queste ore incalzanti, il sole che sorge, fa un giro nel cielo, a volte dietro le nubi, a volte sfacciatamente presente, e poi cala.
Tutto in un momento.
Mi alzo, decido cosa farò, inizio, ed è sera.
Mi piacciono certi gesti quotidiani, li ripeto infinite volte in modo distratto, ma quando, finalmente, li vedo... sono una rivelazione di ciò che non può essere detto o scritto, sono la madre, la cuoca, la moglie, l'infermiera, la zia, l'amica, la donnetta vanitosa, la donnina timida, la strega arrabbiata.
La mano che spiana il lenzuolo dei nostri letti, il coltello che affetta sottile la verza, il riporre la spazzola dei mie figli, il piegare la biancheria...
Infiniti gesti, infinita stanchezza dell'ovvio, infinito stupore nello scoprire che così ovvio non è.
 

 
Il tempo, se non volasse via non sarebbe così prezioso.
   
 
  

domenica 4 novembre 2012

 Mani che insegnano,
 Occhi che osservano e imaparano,
 Cuori che battono allo stesso ritmo,
Ricordi che restano negli occhi, nel cuore,nelle anime,
E' Autunno.
Saranno la pioggia e il freddo,
sarà la sera che arriva presto,
sarà la voglia di casa,
sarà lo stare insieme,
sarà l'armonia ritrovata,
l'amore che si respira quando siamo insieme,
il forno con il profumo di pizza,
il ragù sul fuoco,
la polenta che aspetta , paziente, di essere preparata,
la farina di castagne che sorride invitante dagli scaffali,
il pensiero corre a quella prima sera al Poggio,
i sacchi a pelo e la tue voce,
ti penso molto in questi giorni, non c'entra niente l'autunno, è solo che mi manchi.

sabato 3 novembre 2012

 Ieri siamo andati al Lucca comix.
Ma quanti fuori di testa ci sono?
Mi sono sentita meno sola!
E mi sono sentita anche un po' vecchiotta e sorpassata.
Non è più tempo di travestimenti, per me.
Accidenti dovrò accettare il tempo che passa.
Beh è la cosa più difficile al mondo, o almeno una delle più difficili, per una vanesia come me.


C'era una folla spropositata, non siamo riusciti a vedere niente della città, ma era prevedibile.









Non era previsto, invece, l'incontro con il disegnatore fantasy Paolo Barbieri,
un mito, soprattutto per chi ha letto i libri di Licia Troisi, ed eccolo li, ed ecco sul libro appena comprato, il suo autografo e un suo schizzo!!!!



e poi via come i fulmini per mettersi in fila per Christopher Paolini autore di Eragon .
Un'ora e mezza in fila per avere il suo autografo.
Non è sulla foto, come nell'immagine qui a fianco, ma nella prima di copertina dei libri!!!!!



Tutto sommato una bella giornata con la mia famiglia.