mercoledì 21 novembre 2012

anche quest'anno compirò gli anni.
Non per scelta, ben inteso, ma per convenzione.

Questa sera a casa mia ci saranno: i genitori di Pietro, Sandra e Romano, Mia sorella Anna Maria, io, Pietro e i ragazzi.
Mancheranno Rocco e Ao.

I colori non sono molto vivaci dentro di me, fingo un'attesa che non c'è.
In realtà ho paura di questa serata.
Com'è brutto diventare grandi, implica cambiamenti molto dolorosi.


Non sono come mi sento.


Oggi Francesco, io e Pietro abbiamo commentato i fatti del G8 del 2001.
Lui era piccolo, per lui è storia, per noi è attualità.

Io non credo che non riuscirò a vedere il film Diaz, lui lo andrà a vedere con la scuola.
Io mi sento male ogni volta che ripenso a quei giorni, noi non eravamo a Genova solo perché eravamo in procinto di partire per le ferie.
Nel 2001 è arrivata nella mia pancia Aurora.
Nel 2001 a Genova la democrazia ha vacillato sotto la mano brutale ed ignorante della violenza.
14 Novembre 2012, ancora violenza sui deboli.
Questa nostra patria non è certo un esempio di pace e democrazia.

Mi sento così anacronistica, temo per la mia libertà e per la libertà dei miei figli, ma
siamo nel 2012?


Disegno nuovo

L'ho fatto ieri sera mentre ascoltavo Ballarò.
Guardare le loro facce mollicce, mi provoca nausea.

Ascolto distrattamente, ma è chiaro che non si vogliono muovere e rimangono intrappolati nei loro labirinti verticali ed annaspano verso quello che credono essere il cielo, ma è solo la parte alta del barile di melma che è la loro anima.

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