martedì 15 gennaio 2013

Per anni vivi accanto ad una persona, la conosci, a volte l'ammiri, altre volte no.
A volte ti è indispensabile come l'aria, l'acqua, il cibo, altre volte pensi io vivrei anche senza di te.
Poi accade che ti ricordi del perché sei ancora accanto a quella persona, ti fermi ed osservi ciò per cui siete cresciuti insieme, ti accorgi che non esiste niente di più importante, che, si, vivresti anche senza la sua presenza, ma non sarebbe la vita per la quale hai vissuto.
Mi chiedo spesso se la ricchezza, quella fatta di benessere, mi toglierebbe tutto questo? Come nei film.
Non credo ma lo trasformerebbe, forse in meglio, o forse in peggio, l'avidità è come la generosità, infettiva.
Io mi sento ricca e mi sembra di vivere molto bene, le "rinunce" in realtà sono scelte, non rinuncio al veder crescere i miei figli, non rinuncerò ad invecchiare con Pietro, non rinuncio alla mia famiglia d'origine e non rinuncio alla mia Mimì.
Ho scelto!!
 E non lo sapevo!

E ne sono spudoratamente orgogliosa!!!!!!

martedì 8 gennaio 2013

Credo?

 Mentre guidavo, portando a casa i ragazzi da scuola, passando davanti ad una chiesa, ho visto uscire delle persone.
Mi è sembrato molto bello che quelle persone avessero da condividere una gioia grande come la fede. E di conseguenza mi sono chiesta: "Io credo in Dio?"
Non è facile rispondersi sinceramente.
Chiaramente non credo esista un'omone enorme con la barba bianca e onnipotente, iracondo o paterno che pur sia.
Non credo nemmeno esista il diavolo rosso e feroce che vive tra le fiamme.





Ma credo esista un'energia che fa scorrere la vita. 
E che la capacità di discernere il bene e il male non sia da dare per scontata.
Ecco perché abbiamo creato Dio, per avere delle regole ed infrangerle per sfida, consapevolmente o meno.
Perché la vita è una sfida sin dal principio anche quando ancora non è vita ma solo inizio.
E allora ecco la mia risposta, Si credo in Dio, perché Dio sono io.
Non è blasfemia è verità, io e Pietro abbiamo dato la vita a due esseri stupendi, chi altri se non Dio potrebbe fare tutto ciò?
La donna è l'inizio della vita e l'uomo è indispensabile perché tutto abbia inizio.



Ed è Dio anche il seme da cui nasce la pianta che darà i frutti.
é Dio la nostra mente che sa creare pensieri, musiche, immagini, 
é Dio il bambino che compie il primo passo, che dice la prima parola,
gli animali in genere sono Dei inconsapevoli, così come il seme, perché vivono e danno la vita.
Dio esiste, noi siamo Dio, e prima lo capiremo prima daremo fine a tutto ciò che di malato ci circonda, se rispettassimo noi stessi come rispettiamo i nostri Dei, saremmo veramente eterni

lunedì 7 gennaio 2013



Oggi Pietro mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere.
Il tempo è passato su di noi, e ci siamo un po' imbolsiti, ma c'è una leggerezza nuova legata alle piccole cose.
Quando si è giovani ci sembra che il mondo debba essere nostro, è giusto che sia così, per imparare a navigare dobbiamo sfidare le onde.
Ma da adulti le onde si trasformano in tempeste, che al loro placarsi ci lasciano stremati.
Ed è a quel punto che la risata dei tuoi figli diventa la gioia più grande, tuo marito che ti strizza l'occhio dall'altra parte del tavolo è ancora affascinante come la prima volta che lo fece, l'intesa delle anime si rivela importantissima. una foglia che vola, un pettirosso che esce saltellando da un cespuglio, ti riempiono il cuore. E ti accorgi che ogni età ha i suoi desideri, che i ragazzi non possono comprendere i desideri di chi ha attraversato le tempeste, ma noi "grandi", noi abbiamo già vissuto i quattordici e i dieci anni, non ci sembri allora così strana la loro voglia di veleggiare, noi sediamo e godiamoci lo spettacolo, pronti a gettare il salvagente, qualora ce ne fosse bisogno.


 Ed ecco qui i miei ultimi disegni.
Sono diversi dai precedenti, com'è naturale che sia. Cambiano con me.



Resto spesso in ascolto della mia anima e di ciò che avviene intorno a me, a volte ciò che incontro mi spaventa, così chiudo gli occhi e ascolto. Il voltare pagina senza dimenticare il proprio racconto è per me vitale come il respiro
Il respiro a volte si fa affannato, non riesco quasi a riempire i miei polmoni, altre volte sono così gonfi che mi sembra di soffocare e così annaspo, ma nessuno se ne accorge perchè resto ferma immobile, quasi inesistente

mercoledì 2 gennaio 2013

Alzare la voce in certi momenti è un dovere.

Non ho mai amato litigare, le urla mi fanno paura, da sempre non ho memoria per i fatti che ritengo, mentre accadono, di poco conto.

Al contrario di me ci sono persone che si nutrono della paura scatenata dall'ira, e ricordano ogni dettaglio, anche il più, apparentemente, insignificante.
La cosa che mi ha sempre fatto rabbia era che quel blocco non mi permetteva la difesa, rimango dell'idea che chi urla non ha sempre ragione, l'arroganza è dei presuntuosi.
Vorrei una vita placida e per questo ho ignorato per molto tempo la cattiveria e la maleducazione che mi circondavano.
Poi mi sono fatta violenza ho alzato testa e voce, ho smesso di tacere ed ho detto la mia.
L'incanto si è rotto sono piombata nella realtà più bassa, quella fatta di malignità e sotterfugi. Hanno cercato d'ingiuriarmi usando le mie stesse parole.
Mi sono difesa. non è stato niente male e non mi sono sentita debole ma giusta.

Ma chi sogna le fate con la realtà non ha un gran rapporto sereno, anzi, direi che è burrascoso.
ma a cinquant'anni non si può permettere a nessuno di sputarci addosso e fare finta di niente. non si deve perché le prime a rispettarci dobbiamo essere noi. Alzare la voce in certi momenti è un dovere.