mercoledì 2 gennaio 2013

Alzare la voce in certi momenti è un dovere.

Non ho mai amato litigare, le urla mi fanno paura, da sempre non ho memoria per i fatti che ritengo, mentre accadono, di poco conto.

Al contrario di me ci sono persone che si nutrono della paura scatenata dall'ira, e ricordano ogni dettaglio, anche il più, apparentemente, insignificante.
La cosa che mi ha sempre fatto rabbia era che quel blocco non mi permetteva la difesa, rimango dell'idea che chi urla non ha sempre ragione, l'arroganza è dei presuntuosi.
Vorrei una vita placida e per questo ho ignorato per molto tempo la cattiveria e la maleducazione che mi circondavano.
Poi mi sono fatta violenza ho alzato testa e voce, ho smesso di tacere ed ho detto la mia.
L'incanto si è rotto sono piombata nella realtà più bassa, quella fatta di malignità e sotterfugi. Hanno cercato d'ingiuriarmi usando le mie stesse parole.
Mi sono difesa. non è stato niente male e non mi sono sentita debole ma giusta.

Ma chi sogna le fate con la realtà non ha un gran rapporto sereno, anzi, direi che è burrascoso.
ma a cinquant'anni non si può permettere a nessuno di sputarci addosso e fare finta di niente. non si deve perché le prime a rispettarci dobbiamo essere noi. Alzare la voce in certi momenti è un dovere.

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