Come si inizia a raccontare se non dall epilogo
Come non essere banali quando si vuole raccontare di
sentimenti.
Come dire cose chenon siano già state dette
Siamo nei giorni del natale, non riesco a definirle
festivitá
Io lavoro, voi siete a casa, invecchiamo, crescete, ci si
ritrova per abitudine,dovere e raramente per affetto
Penso che i miei 50 anni, segnano il mio viso
inesorabilmente, ho occhiaie infinite, sorrisi tirati e soprattutto un viso
stanco e appesantito dai chili di cibo ingurgitati per ingoiare la solitudine.
Ho due figli, maschio e femmina, un marito, a cui sono
fedele da trenta anni ormai.
Dipendo da 10 gtt di antidepressivo piú 5gttdi
ansiolitico mattina e sera, antiipertensivo e betabloccante tutte le mattine,
faccio un lavoro con i turni e quando
tutti sono a casa io sono al lavoro e se sono a casa sono stanca.
Ho una gatta, e un acquario.
Ho una casa, ho uno stipendio, ho il frigo pieno, ho l'armadio
pieno, ho tanti trucchi e tanti profumi.
Sono noiosa come queste poche parole che giá mi sembrano
troppe
Raccontare l'ovvietá senza essere banali e fiaccosi non é
per nulla semplice
ricordi vaghi,
confusi, senza tempo, ambientati piú nella mia testa che nel tempo e nei
luoghi. Non mi piacciono le persone che me li vogliono correggere e collocare
Sono ricordi, suoni, odori e sensazioni, il pizzicore del
naso quando ne combinavo una, il senso di pace quando stavo con i miei animali,
il completo abbandono quando disegnavo, opprimente senso di difficoltá che
provavo nello stare con gli altri, sono miei e non hanno ne tempo ne luogo.