lunedì 29 aprile 2013

 25/04/2013
Casa Cervi;
 c'era il sole, le fotografie lo provano, il sorriso, la musica, il clima era festoso.
 il verde era vivo e i fiori gialli splendenti come tanti bottoncini dorati.
 Le timide pratoline sorridevano solleticate dalla brezza.
 Il cappello intessuto di raggi di sole giaceva sul prato, pronto a spiccare il volo al primo refolo.
 Si poteva danzare nei prati e ridere felici.
Ma perchè gli omini nella mia testa non mi lasciavano godere tutto questo, perchè il sasso nel mio cuore mi portava giù nell'abisso delle mie lacrime.
Sono molto stanca ci vorrebbero chili di dinamite per far saltare in aria le macerie che mi opprimono l'anima.
O forse basterebbe ascoltare la musica , non sentire; osservare i sorrisi non guardare.
Devo risistemare la mia macchina fotografica dell'anima.
 Così potrò veramente festeggiare la mia liberazione.

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